Biografia

Gaetano Capuano, figlio di fabbro ferraio, nasce ad Agira, un piccolo centro dell'entroterra siciliano, in provincia di Enna.

Emigra nel capoluogo lombardo giovanissimo dove consegue il diploma di Accademico Insegnante Acconciatore, attività questa che una volta messa bottega in proprio, lo lega definitivamente a questa città.

Nonostante il suo distacco precoce dalla Sicilia non ha mai dimenticato le sue radici tanto che, scoprendosi poeta, sceglie di esprimere i suoi sentimenti in dialetto siciliano, attingendo non solo dai propri ricordi ma approfondendo le sue conoscenze, della lingua e della cultura della sua isola.

Dopo aver fatto tesoro delle letture di autori come Meli, De Simone, Morina, Scandurra, Di Giovanni, Calì, Buttitta e contemporanei, nel 1992 da autodidatta, con un pò di temerarietà e passione, coltiva il cimento della poesia dialettale, ottenendo riscontri in concorsi letterari.

Il dialetto adottato è quello di Agira, cristallizzato agli anni dell'immigrazione, facendo un prezioso preservatore di un idioma dell'entroterra siciliano che altrimenti sarebbe andato perso.

Ha pubblicato Rispichannu rikurdanzi (Ed. Thule, Palermo, 1996), Vientu d'autunnu (Ed. Zane, Meledugno -LE-, 1999), Assapurannu silenzi (Ed. I quderni del giornale di Poesia Siciliana -PA-, 2007), A' putìa (Ed. Rosaliaeditions, Adrara San Rocco - BG-, 2010).

Tranne la raccolta "A' Putia" (monotematica), la sua poetica è caratterizzata da variegate tematiche che come suole dire lui sono "pegno d'amore per la sua terra".

I suoi versi sono stati declamati, sia da lui che da vari autori, in manifestazioni di notevole spessore sociale e culturale; è segretario della Associazione Famiglia Agirina di Milano e collabora al periodico informativo culturale "il Castello" di Milano e dal 1999 cura sul medesimo una rubrica di poesia dialettale di poeti siciliani. 

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